Canali Minisiti ECM

Tumori: Hiv correlati, rischio di morte per immunodeficienza

Oncologia Redazione DottNet | 18/01/2018 15:18

Superiore di 5 volte rispetto ai pazienti non affetti

 "Sono numerose le neoplasie provocate dalla perdita, parziale o totale, delle difese immunitarie in pazienti che hanno contratto l'infezione con il virus HIV o che sono state curate con farmaci immunosoppressivi dopo trapianto d'organo": lo affermano i ricercatori del Cro di Aviano (Pordenone) che domani ospiterà il congresso nazionale del Gruppo Italiano Cooperativo AIDS-Tumori (Gigat) e del neo Gruppo Italiano Oncologico Tumori-Trapianto d'Organo (Giotto).    Tra questi tumori, sono soprattutto quelli collegati alle infezioni virali croniche a creare le maggiori difficoltà. Non solo la frequenza dei tumori nelle persone con infezione da HIV o con l'AIDS e nei trapiantati di organo è di circa due volte maggiore di quanto si osserva nelle persone dello stesso sesso ed età della popolazione generale, ma queste neoplasie sono spesso causa di morte prematura.

Ne fanno parte alcune tipologie di linfomi, il tumore del polmone, del fegato e del rene, principalmente. Un tumore era tra le cause di morte riscontrate nel 29% di 2.515 persone decedute in Italia con l'AIDS tra il 2006 e il 2010 mentre tra 2.832 persone sottoposte a trapianto di fegato, i tumori sono risultati 1,8 volte più frequenti che nella popolazione generale, con un conseguente aumento del rischio di morte di 4.7 volte. "Si tratta di dati - ha affermato Diego Serraino, responsabile dell'Epidemiologia e Biostatistica dell'Istituto Nazionale Tumori avianese - che sottolineano ulteriormente l'esigenza di prevenzione oncologica primaria e secondaria nelle persone con deficit acquisiti del sistema immunitario".

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

In Italia l’incidenza del tumore al polmone è stimata in 40mila nuovi casi all’anno, di cui il 15% sono diagnosi di microcitoma che è una delle patologie più aggressive in oncologia

"Le 125 pagine del documento, che dovrebbe rappresentare la guida istituzionale di riferimento per la strategia di controllo dei tumori in Italia, sono totalmente disattese"

Ti potrebbero interessare

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

In Italia l’incidenza del tumore al polmone è stimata in 40mila nuovi casi all’anno, di cui il 15% sono diagnosi di microcitoma che è una delle patologie più aggressive in oncologia

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Uno studio sul cancro alla prostata, l'altro sui dna circolari

Ultime News

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione